Adottiamo una classe a Jareya

Durante la Quaresima la Comunità di Gesù Nazareno, in collaborazione con l’Associazione Jarom, raccoglierà fondi per adottare una classe della Scuola Nawa Maskal School, “Scuola della Nuova Luce”, nella missione dei Padri Dottrinari a Jareya, 25 km a Sud di Ranchi, capitale del Jharkhand, in India.

Per aiutare un papà e mamma a mandare un figlio a scuola servono circa 16,5 € al mese, 198 € all’anno per ogni bambino. In classe ci sono in media di 30 bambini, per ogni classe si affronta una spesa annuale di circa 6.000€ e tra Ranchi e Jareya ci sono 30 classi per un totale di 180.000 euro all’anno.

Papa Francesco ha sollecitato alla solidarietà e all’amore fraterno citando la lettere ai Galati: Non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo a suo tempo mieteremo. Poiché dunque ne abbiamo l’occasione, operiamo il bene verso tutti» (Gal 6,9-10a).

Il Covid ferma gli appuntamenti per i piccoli da 3 a 6 anni

Gli appuntamenti per i piccoli da 3 a 6 anni dalle 10 alle 11 mentre i loro genitori vanno a messa sono sospesi.

La tutela della salute è assolutamente prioritaria e vista la grave situazione di contagi di Covid 19, che nell’ultimo periodo è cresciuta in modo esponenziale, le persone che garantiscono il servizio di catechesi per i bimbi dai 3 ai 6 anni hanno deciso di sospendere gli incontri domenicali sino a quando l’emergenza non sarà rientrata a numeri da zona bianca.

Si spera di poter riprendere gli incontri in primavera o, in alternativa, si cercherà di usare altri canali per raggiungere i bambini e le loro famiglie, per esempio con video chiamate.

Qualsiasi novità sarà tempestivamente comunicata sul sito.

Cesare de Bus santo: il rito il 15 maggio 2022

Il 9 novembre la Congregazione delle Cause dei Santi ha comunicato che il rito di canonizzazione di padre Cesare de Bus, fondatore dei Padri Dottrinari, si celebrerà il prossimo 15 maggio 2022.

A Cavaillon città natale di De Bus, sabato 13 novembre alle 16, festa del Santo patrono Véran, monsignor Francois Fonlupt, arcivescovo di Avignone, benedice le tre campane nuove che la Città ha donato alla cattedrale Notre-Dame et Saint-Véran, al centro di un’imponente opera di restauro.

Le tre campane sono intitolate a César de Bus, che proprio a Cavaillon nacque, alla beata Pauline Jaricot e Charles de Foucauld, che con de Bus è stato canonizzato il 3 maggio scorso durante il Concistoro presieduto da papa Francesco.

L’inscrizione in latino sulla campana dedicata a De Bus recita: «Sanctus Caesar De Bus, de aetatis suae ignorantia trepidus ministrum se praebuit iuvenum disciplinae evangelicis adfulgens virtutibus. A prima aetate aequalibus sollicitus, institutioni iuvenibusque inserviit, eosdem studium discendi et summa principia vivendi docuit» (San Cesare De Bus, allarmato dall’ignoranza che permeava la sua epoca, si propose come ministro dei giovani, educandoli alle fulgide virtù della disciplina evangelica. Si prese cura dei suoi contemporanei fin dalla tenera età, con istituti a servizio dei giovani per insegnare loro la ricerca dell’apprendimento e i più alti principi di vita).

La campana, fusa da Azur Carillon di Cavaillon il 18 giugno 2021, pesa 805 chili.

Perché benedire le campane? «Sono legate alla vita di un popolo – dice padre Gian Mario Redaelli, parroco di Cavaillon-Les Vignères et Cheval Blanc –; il loro suono scandisce il tempo della preghiera, riunisce le persone per celebrazioni liturgiche. Le campane avvertono i fedeli delle gioie e dei dolori di ciascuno (battesimi, matrimoni, funerali), ma annunciano anche eventi gravi che toccano la vita della città. Al sentire le campane ricordiamo che siamo una famiglia».

La preghiera delle Lodi

Da martedì 2 novembre, tutti i giorni alle 9 tranne la domenica, la Comunità dei Padri Dottrinari si riunisce in chiesa per la preghiera delle Lodi.

La Liturgia delle Ore affonda le sue radici fin dagli inizi della Chiesa ed è la partecipazione alla preghiera di Cristo.

Tutti coloro che possono e lo desiderano sono invitati a partecipare.

Natale, la lettera dell’arcivescovo

Oggi è nato per noi un salvatore. Così l’arcivescovo di Torino e di Susa, Cesare Nosiglia, ha titolato la lettera alla comunità dei fedeli per il Natale 2021.

“Il Natale ripropone, ogni anno, questo annuncio, – scrive l’arcivescovo – che suscita in tutti, credenti e non, un fascino particolare, come un fremito di gioia e di commozione che inonda il cuore. Perché Natale è una festa che, avendo al centro la nascita di un figlio, coinvolge tanti genitori e famiglie, che hanno provato questa intensa esperienza, ma anche tutti noi, in quanto ognuno è comunque figlio, che ha ricevuto il dono della vita dai propri genitori e da Dio, che ci ha creati”.

Proseguendo poi nella riflessione monsignor Nosiglia ci ricorda che “c’è dunque una realtà più grande in cui la nostra vita viene inserita; c’è una famiglia più grande, che ci accoglie nel suo seno; c’è una speranza più grande di quella di vivere bene su questa terra, che apre ad un futuro di gloria eterna. Il Natale invita a riscoprire e valorizzare questa realtà e a vivere nella Chiesa, che, come madre, ci ha generati alla fede e ci nutre incessantemente con la Parola, l’Eucaristia e l’amore, nell’unità di un solo Spirito”.

A conclusione della lettera l’arcivescovo invita le famiglie della diocesi a sostare in preghiera di fronte al presepe, celebrando con una benedizione la mensa e i figli.

Capodanno con Taizé, ma solo on line

L’aggravarsi della situazione pandemica ha costretto la Comunità di Taizé, la Diocesi di Torino, la Commissione ecumenica e gli organizzatori locali ad annullare l’appuntamento a Torino dal 28 dicembre 2021 al 1° gennaio 2022 per Capodanno con Taizé.

Dal 28 dicembre 2021 al 1° gennaio 2022 si terrà un incontro online. Le trasmissioni saranno fatte da Torino, con alcuni fratelli e con la partecipazione dei giovani della Regione. Tutti coloro che vorranno partecipare potranno farlo via internet. Il programma dettagliato sarà pubblicato al più presto.

Dal 7 al 10 luglio 2022, le Chiese di Torino invitano i giovani europei a intervenire numerosi alla nuova tappa del Pellegrinaggio di fiducia sulla terra.

I partecipanti saranno alloggiati in famiglie e parrocchie e si incontreranno per preghiere, momenti di conoscenza e scambio di esperienze, workshops.

Ci sarà anche la possibilità del passaggio davanti alla Santa Sindone per un tempo di contemplazione.

I giovani che lo desiderano potranno fermarsi qualche giorno a Taizé sulla strada per Torino o dopo l’incontro sulla via del ritorno.

L’annuncio è stato fatto con una dichiarazione congiunta dall’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia e dai frere di Taizé.

Liturgia penitenziale

Oggi, lunedì 20 dicembre alle 18,30 in chiesa, subito dopo la messa, celebrazione del Sacramento della Riconciliazione per il Natale.

Dopo un momento di riflessione comunitaria i padri saranno disponibili per la confessione individuale fino alle 20.

Sono invitati in particolare gli adulti e le famiglie, ragazzi e giovani vivranno momenti specifici a loro dedicati.

Incontri biblici: terzo appuntamento

Terzo appuntamento degli incontri biblici con padre Giovanni Perizzolo.

I “viaggi” di San Paolo. Rischi, persecuzione, fallimenti e vittorie è il tema di venerdì 17 dicembre 2021 alle 21 nella Casa del Catechismo.

I temi di quest’anno pastorale saranno sul Nuovo Testamento.

Sarà necessario mantenere il distanziamento e indossare la mascherina.

Verso la festa di Cristo Re

La comunità si prepara a festeggiare, il 21 novembre, la solennità di Cristo Re, sin dalla fondazione festa patronale della parrocchia.

Una festa che, dopo quasi due anni di distanziamenti forzati causa pandemia, sarà anche occasione per ritrovarsi in allegria.

Padre Andrea è il nono parroco

Volti grati e gioiosi, seppure semi nascosti dalla mascherina: così domenica 10 ottobre la comunità di Gesù Nazareno a Torino, durante la messa delle 11,30 ha accolto il nuovo parroco, il Dottrinario padre Andrea Marchini. Don Sabino Frigato, vicario del Vescovo per la vita consacrata, dopo la lettura del decreto di nomina, ha portato l’augurio di mons. Nosiglia: «Questo è momento di gioia e solennità: la continuità pastorale è il segno dell’unità della Chiesa. Benvenuto a Gesù Nazareno, affianca la comunità nell’affrontare le nuove sfide pastorali ed educative, con particolare attenzione ai giovani e alle famiglie, continuando l’opera del predecessore». Il vescovo Cesare ha anche ringraziato i Padri della Dottrina Cristiana ai quali è affidata la parrocchia, fin dalla fondazione nel 1905.

Dopo il rinnovo delle promesse sacerdotali padre Andrea ha presieduto la concelebrazione, con don Sabino Frigato, i confratelli che lo affiancano in parrocchia, il superiore generale dei Dottrinari, padre Sergio La Pegna, padre Paolo De Leo, il predecessore, padre Ottorino Vanzaghi, e padre Lorenzo Curti, rettore del Santuario Nostra Signora di Lourdes.

Commentando le letture della XXVIII domenica del Tempo ordinario padre La Pegna ha chiesto il dono della Sapienza per padre Andrea e per la comunità parrocchiale «perché comprendano cos’è essenziale nella nostra vita. Gesù ci ricorda che è essenziale amare, nell’ascolto della Parola di Dio, come indicato nella lettera agli Ebrei. Il tale del Vangelo – ha suggerito padre La Pegna – è una persona in cerca di Dio, e ogni cristiano deve suscitare il desiderio di Dio. Mettiamo in pratica il vangelo della vicinanza».

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Padre Andrea Marchini, durante la concelebrazione con padre Sergio La Pegna e don Sabino Frigato.

Al termine della celebrazione il Consiglio Pastorale ha ringraziato padre Ottorino per gli anni trascorsi al Nazareno e manifestato la gioia della comunità per il ritorno di padre Andrea, che prima della benedizione finale ha detto: «Sono ritornato per camminare insieme verso il Signore, nel condurci reciprocamente a lui.

Padre Marchini, nato a Vigevano (PV) il 9 novembre 1970, al termine del liceo, nel 1990, entra in seminario. Dopo la licenza in teologia si specializza in pastorale giovanile e catechesi all’Università Salesiana di Roma. È ordinato prete il 27 dicembre 1997. È vice parroco a Roma (1997-1999), a Torino, a Gesù Nazareno (1999-2006) e a Vittoria (Rg) dal 2006 al 2014 per poi assumere la guida della comunità fino al 2018, quando torna a Roma per assumere la responsabilità di Sant’Andrea apostolo.

Ora è il nono parroco di Gesù Nazareno.

Dopo la messa, nel cortile della parrocchia, l’abbraccio festoso della comunità a padre Ottorino, in partenza per Roma, e al nuovo parroco: «Il cambiamento è uno stimolo, un nuovo progetto che Dio ti chiede. Lasci persone, alle quali sono grato in particolare per l’esperienza condivisa in questi difficili anni del Covid, e ne trovi altre. Torino è stata la mia prima esperienza di sacerdozio – ricorda padre Andrea – ora dovrò capire i cambiamenti nel quartiere, non dando per scontato che tutto sia rimasto uguale. Sulle orme del nostro fondatore San Cesare De Bus voglio dedicarmi soprattutto a due aspetti: la centralità della Parola e la catechesi. L’attenuarsi dell’emergenza sanitaria permetterà con maggiore facilità alla comunità parrocchiale di camminare insieme, come ha sempre fatto, non dimenticando nessuno e aprendo le porte a tutti».

Mauro Fresco