Ugo Nespolo incontra l’arte degli Adivasi e i suoi “Pavoni” sbarcano a Torino per aiutare l’antica popolazione indiana.
L’artista torinese ha presentato l’opera giovedì 25 maggio, alle 18, nella Sala Poli del Centro Sereno Regis, in via Garibaldi 13 a Torino, con l’associazione Yatra On.Lus, che sostiene la missione dei padri della Dottrina Cristiana a Ranchi, in India. Acquistando la serigrafia numerata si finanzieranno progetti a favore delle antiche popolazioni indiane, portatrici di un patrimonio culturale ricco e originale.
«Al di là della filantropia, mi ha molto colpito l’arte Adivasi – spiega Ugo Nespolo – con un’iconografia originale e l’astrazione che, seppur proveniente da tempi lontani, è modernissima. Le opere ricordano gli astrattisti europei del primo Novecento, come Chagall e Kandinsky».
In India gli Adivasi rappresentano ancora una realtà, seppure poco conosciuta. Sono circa il 10 per cento della popolazione, suddivisi in 600 tribù. Quindi, non pochi sopravvissuti – sono più di 13 milioni di persone –, ma comunità forti e capaci di esprimere la vitalità della loro cultura, sia con il modo di vivere sia attraverso i manufatti che producono.
Oggi gli Adivasi si trovano ai margini della società, ma cercano ancora di proporre un modello di vita armoniosa e sapiente, alternativo rispetto alla cultura di massa. La loro arte, figurativa e simbolica, è il paesaggio della vita nelle aree rurali in cui essi sono immersi. Non quadri o tele da esporre in un museo: i muri esterni delle case e quelli delle stanze esprimono l’anima dei popoli.
La Congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana è presente a fianco degli Adivasi nello stato del Jharkhand in India, dalla fine degli anni Novanta del secolo scorso.
L’associazione Yatra Onlus collabora con i Dottrinari per stimolare e sostenere il rinnovamento del modello di vita degli Adivasi con progetti di adozione a distanza, sostegno economico nella formazione scolastica e lavorativa, iniziative di microcredito.
Mauro Fresco