L’aggravarsi della situazione pandemica ha spinto i vescovi italiani a invitare i cattolici a rispettare con rigore le norme di contrasto alla diffusione del virus.
Ecco un estratto di quanto scritto dai vescovi ai sacerdoti.
Celebrazioni liturgiche.
Non è richiesto il Green Pass, ma occorre rispettare accuratamente quanto previsto. In particolare è obbligatorio indossare correttamente le mascherine – meglio FFP2 che garantiscono maggior potere filtrante – coprendo bocca e naso per tutta la durata della funzione; devono essere tenute le distanze prescritte; deve essere messo a disposizione il gel igienizzante; tutte le superfici (panche, sedie, maniglie…) devono essere igienizzate dopo ogni celebrazione; niente scambio della pace con stretta di mano, acquasantiere vuote.
Catechismo.
Chi è sottoposto a “sorveglianza con testing” a seguito di contatto stretto con positivo al Covid non potrà partecipare al catechismo, pur risultando negativo al primo test, fino all’esito negativo del secondo test da effettuarsi cinque giorni dopo il primo. Catechisti, animatori ed educatori e partecipanti alla catechesi devono indossare mascherine FFP2, che i vescovi consigliano per tutte le attività organizzate da enti ecclesiastici, ricordando l’obbligo di legge all’utilizzo.
Obbligo vaccinale
I vescovi ricordano anche l’obbligo vaccinale per alcune categorie di lavoratori e per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni.