Domenica della Parola di Dio

La III domenica del Tempo Ordinario è dedicata alla Parola di Dio.

Papa Francesco l’ha istituita con la lettera apostolica in forma di «motu proprio», “Aperuit illis”, «Aprì loro la mente per comprendere le Scritture» (Lc 24,45), uno degli ultimi gesti compiuti dal Signore risorto, prima della sua Ascensione.

“È bene, pertanto, che non venga mai a mancare nella vita del nostro popolo – si legge nella lettera – questo rapporto decisivo con la Parola viva che il Signore non si stanca mai di rivolgere alla sua Sposa, perché possa crescere nell’amore e nella testimonianza di fede”.

Una domenica da celebrare in particolare con i Padri Dottrinari ai quali è affidata la parrocchia: essi sono infatti “preti della Parola”.

Padre Andrea, 25 anni di sacerdozio

Domenica 15 gennaio durante la messa delle 10 padre Andrea Marchini celebra 25 anni dall’ordinazione sacerdotale avvenuta il 27 dicembre 1997 a Vigevano.

La comunità si raduna intorno a padre Andrea per condividere nella preghiera la gioia per il dono della fede e ringraziarlo del servizio come parroco a Gesù Nazareno.

Nessuno può salvarsi da solo

Papa Francesco, nel messaggio per la 56ª Giornata mondiale della Pace, cita la Prima Lettera di San Paolo ai Tessalonicesi (5,1-2): «Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte».

Un monito ma anche un messaggio di speranza per ricordarci che «anche se gli eventi della nostra esistenza appaiono così tragici (l’epidemia di Covid, la crisi economica, la terribile guerra in Ucraina, n.d.r.) e ci sentiamo spinti nel tunnel oscuro e difficile dell’ingiustizia e della sofferenza, siamo chiamati a tenere il cuore aperto alla speranza, fiduciosi in Dio che si fa presente, ci accompagna con tenerezza, ci sostiene nella fatica e, soprattutto, orienta il nostro cammino».

La pace, contemplando il Presepe

«Cosa avete contemplato nella nascita del Salvatore? Che Gesù Cristo ha voluto nascere povero per manifestare la sua gloria. Ha voluto nascere senza corredo, affinché solo lui potesse essere contemplato. Infatti, là dove c’è Dio, non vi è nulla al di fuori di Lui che meriti di essere contemplato».

Così San Cesare de Bus, fondatore dei Padri Dottrinari rifletteva sul Natale nel suo commento al Credo.

Con le sue parole vi auguriamo tanta pace contemplando il Presepe.

I vostri sacerdoti

Il concerto per Il Mosaico

Tradizionale appuntamento con il concerto “Le mille voci del Natale” domenica 18 dicembre alle 21 nella chiesa di Gesù Nazareno in via Duchessa Jolanda 24 a Torino, ingresso libero.

Il maestro Pietro Mussino dirigerà il coro Incontrocanto: in programma brani che spaziano dal XVI al XX secolo sia di celebri compositori sia della tradizione popolare.

Le offerte raccolte andranno al Mosaico, l’associazione di volontariato che garantisce a un centinaio di minori sostegno per contrastare l’abbandono scolastico e a una quindicina di donne straniere la possibilità di frequentare corsi di italiano.

 

Gesù Nazareno, le radici nell’Ottocento, l’oggi che diventa domani

Nel 1899 padre Giuseppe Giacobbe, provinciale dei Dottrinari, iniziò la costruzione di una casa a Torino e ottenne il permesso dall’arcivescovo cardinale Richelmy di progettare una nuova chiesa in un’area che si andava espandendo, limitrofa al centro città.

Nel 1902 padre Giacobbe e alcuni confratelli da San Damiano d’Asti si stabilirono definitivamente a Torino e cominciarono a progettare la nuova chiesa.

La prima pietra fu posta nel 1904 e il Superiore Generale della Congregazione, padre Tommaso Lanza, suggerì di dedicarla a Gesù Nazareno, per celebrare due eventi: il miracolo del quadro in Santa Maria Monticelli a Roma – il Cristo raffigurato aveva aperto ripetutamente gli occhi – e la consacrazione al Redentore del XX secolo, voluta da papa Leone XIII.

Nel 1905 fu eretta in parrocchia e il 25 maggio 1913 il cardinal Richelmy celebrò la prima messa.

La chiesa in Cit Turin è l’unica parrocchia italiana intitolata a Gesù Nazareno: da sempre la comunità celebra la festa patronale nel giorno di Cristo Re.

Una rara fotografia di Gesù Nazareno prima della costruzione del campanile

Una rara fotografia di Gesù Nazareno prima della costruzione del campanile

Giornata missionaria

Domenica 23 ottobre è la giornata missionaria mondiale “Di me sarete testimoni”.

Scriveva Paolo VI: «L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni».

Le offerte per le opere missionarie si raccolgono fino a fine mese nella cappella di sinistra in chiesa.

In parrocchia sono attive le associazioni Yatra, Jarom e Il Mosaico a vocazione missionaria.

Concerto per 90 anni di San Vincenzo

La San Vincenzo parrocchiale compie novant’anni, spesi a servizio dei poveri.

Sabato 22 ottobre – alle 21 in chiesa – potremo festeggiare con sorelle e fratelli della San Vincenzo assistendo al concerto del coro Ora è tempo di gioia: un viaggio intorno al mondo grazie a note e ritmi che testimoniano culture lontane tra loro geograficamente, ma vicine nella fratellanza.

Ottobre missionario

Momento centrale sarà domenica 23 con la Giornata missionaria mondiale “Di me sarete testimoni”, ma tutto il mese è dedicato all’impegno missionario.

Papa Francesco scrive che «molti cristiani sono costretti a fuggire dalla loro terra» e che, con l’aiuto dello Spirito, «la Chiesa dovrà sempre spingersi oltre i propri confini, per testimoniare a tutti l’amore di Cristo».

Un impegno che la parrocchia di Gesù Nazareno testimonia a fianco delle volontarie del “Laboratorio missionario”, delle associazioni Yatra e Jarom – che operano a favore delle missioni Dottrinarie in India – e del Mosaico, che garantisce sostegno scolastico a minori stranieri.