Il “bilancio” di padre Ottorino, per nove anni a Gesù Nazareno

Nove anni a Gesù Nazareno, nel cuore di Cit Turin, gli ultimi otto da parroco «per allargare il discorso e superare i confini». Padre Ottorino Vanzaghi chiude il 10 ottobre il suo servizio torinese, sarà parroco a Roma ed economo della Congregazione dei Padri Dottrinari. Con padre Ottorino abbiamo tracciato il bilancio di questi anni.

«A Torino ho trovato una comunità feconda e impegnata. Ho scelto di rilanciare il coordinamento tra le tante attività e di puntare sui processi di comunicazione interna ed esterna, perché tutti conoscessero quanto si fa in parrocchia e come. Il Consiglio pastorale si è organizzato in cinque ambiti – famiglia, giovani, catechesi, liturgia e carità – lavorando per commissioni. Un cammino di comunione che ha favorito scambio di idee e condivisione di esperienze. Il sito parrocchiale www.gesunazareno.it, la newsletter settimanale, i post sui social, i depliant in chiesa e in sacrestia, il pieghevole domenicale sono stati utili strumenti per far circolare idee e iniziative».

Padre Ottorino cita a esempio giovani e carità: «Gesù Nazareno ha tre grandi realtà giovanili: gli scout dell’Agesci Torino 6, il Movimento Eucaristico Giovanile, il Gruppo Uno, nato in parrocchia. Oltre 400 giovani che coltivano la loro crescita secondo il carisma proprio, condividendo esperienze periodiche di formazione, preghiera e servizio alla comunità. Con la Commissione Carità abbiamo puntato sull’incontro, l’accoglienza, il sostegno concreto che non viene mai meno grazie alla generosità della comunità. Abbiamo potenziato il Centro di Ascolto e il Centro Servizi per il Lavoro, imparato a fare rete con la Caritas diocesana, la Fondazione Operti, le altre parrocchie dell’Unità pastorale 9 e i servizi assistenziali della città; la San Vincenzo parrocchiale ha aiutato le famiglie più povere; il Mosaico – che garantisce sostegno allo studio – ha aperto le porte a bambini e ragazzi stranieri provenienti da molti quartieri di Torino».

Padre Ottorino Vanzaghi durante la celebrazione di un Battesimo

Padre Ottorino Vanzaghi durante la celebrazione di un Battesimo

Sulle tracce del fondatore dei Padri Dottrinari, Cesare De Bus, il santo catechista, padre Ottorino ha “investito” molto sulla catechesi: «Abbiamo percorsi per fidanzati e giovani coppie che proseguono la formazione con i loro bimbi da 0 a 6 anni, il catechismo coinvolge i genitori, in particolare con il cammino di catechesi familiare, dove sono proprio loro a essere catechisti dei loro figli. Per gli adulti incontri di approfondimento biblico, confronto sulla Parola di Dio con il Vangelo nelle case, esercizi spirituali in Quaresima. Con i padri Maristi del Santuario della Madonna di Lourdes in corso Francia abbiamo attivato un cammino di preparazione al sacramento dell’Unzione degli infermi per gli anziani e gli ammalati del territorio».

Otto anni durante i quali padre Ottorino ha fatto i conti con un quartiere in cambiamento e i lavori di manutenzione che un complesso come Gesù Nazareno richiede.

«Abbiamo adeguato la casa del catechismo e le sedi dei gruppi alle normative sulla sicurezza, informatizzato il riscaldamento, l’archivio parrocchiale e il cinema Esedra, installato l’impianto di video sorveglianza e restaurato il pavimento ligneo del presbiterio.

Il pavimento ligneo dell'altar maggiore dopo la levigatura e lucidatura

Il pavimento ligneo dell’altar maggiore dopo la levigatura e lucidatura

Il quartiere è cambiato. In Cit Turin ci sono il grattacielo di Intesa Sanpaolo, il tribunale, la sede della Città Metropolitana e un palazzo Rai, la stazione di Porta Susa, una fetta del Politecnico, centri di ricerca, avvocati e start up, nei giorni feriali arrivano circa 10mila persone. Molte giovani coppie di professionisti si sono stabilite in quartiere; tanti anche gli studenti di Politecnico e Università. Un quartiere nuovo, con nuovi giovani, di regioni e stati diversi».

Mauro Fresco su La Voce e Il tempo del 10 ottobre 2021