Quali germogli per la Chiesa di domani?
Nella sua prima Lettera alla Diocesi di Torino l’Arcivescovo mons. Roberto Repole ha esposto due forti convinzioni:
- · È arrivato il tempo di ridisegnare la presenza della Chiesa torinese sul territorio, tenendo conto del calo delle vocazioni sacerdotali, del calo della partecipazione dei fedeli, ma soprattutto delle trasformazioni sociali ed ecclesiali: la nostra società non è più «normalmente cristiana».
- · È il momento di domandarci quali aspetti delle nostre comunità cristiane, quali esperienze e quali iniziative oggi realizzino meglio la bellezza dell’essere Chiesa e di annunciare il Vangelo: sono queste le esperienze da curare, su cui concentrare il nostro impegno, mentre altre potrebbero venire ridimensionate o addirittura accantonate.
La traccia di riflessione parte dalle indicazioni dell’Arcivescovo e realizza il cammino sinodale della Chiesa italiana, per proporre a tutte le componenti della Chiesa torinese – i fedeli, i presbiteri e i diaconi, le consacrate e i consacrati, le associazioni e i movimenti – un breve esercizio comunitario. L’ascolto reciproco sarà preparato da ciascuno sulla base di questi di questi elementi che invitano a indicare sul proprio territorio alcuni momenti di vita cristiana o alcune iniziative, magari anche sperimentali, che appaiono più vive, belle e promettenti: sono i «germogli» da coltivare.
QUALI GERMOGLI PER LA CHIESA DI DOMANI?
Per preparare il momento di ascolto è opportuno che tutti i partecipanti lavorino su questa traccia, dove aver pregato con Mc 4,26-29.
- Pensa al tuo territorio. Quali «germogli» di vita cristiana, quali iniziative o momenti di Chiesa tu vedi oggi più veri e promettenti nel tuo territorio? Prova a indicarne al massimo 2 o 3. Un «germoglio» è ciò che dà fondamenta alla vita interiore, che testimonia la bellezza del Vangelo, che abilita la presenza battesimale dei cristiani nel mondo.
- Descrivi sinteticamente. In cosa consistono le realtà che hai indicato? Chi coinvolgono questi «germogli» di vita cristiana? In quali contesti si realizzano?
- Esprimi il tuo giudizio. Quali potenzialità intravvedi nei «germogli» che hai indicato? Quali aspetti sono eventualmente da correggere? Quali altre esperienze o iniziative ritieni che potrebbero invece essere ridimensionate o accantonate?
- Oltre la parrocchia. Guardando al di fuori delle mura della parrocchia, esistono sul tuo territorio situazioni ulteriori di «germoglio»? Quali?
Potresti cogliere «germogli» vivi in un’iniziativa o in un’esperienza
- · che celebra Dio con dignità e si mette in ascolto della sua Parola.
- · che esprime una fraternità cristiana autentica, capace di valorizzare le diversità nell’unica appartenenza a Gesù Cristo.
- · che cerca di guardare oltre i recinti della parrocchia e incrociare le realtà che vivono gli uomini e le donne di oggi con uno spirito missionario e universale.
- · che manifesta la ricchezza dell’intero popolo di Dio in una comunità aperta a tutti: dai giovani agli anziani, dai ministeri ordinati ai ministeri laicali…
- · che testimonia come il Vangelo tocchi tutte le dimensioni della vita: personali e sociali, economiche, politiche, culturali…
- · che è strutturalmente aperta alle altre comunità parrocchiali, radicata nella vita della Diocesi e abituata allo scambio con le altre realtà del territorio.