“Che cosa cercate?” Maddalena oltre la paura
L’arcivescovo di Torino Roberto Repole ha scelto per il primo incontro di catechesi per gli adulti “Che cosa cercate?” di raccontare “Maddalena, oltre la paura”, cioè l’incontro di Maria di Magdala, il primo dopo la Resurrezione, che la donna che lo aveva seguito e molto amato – il cuore sconvolto per la la Crocifissione e per la perdita del corpo del Signore – fa con Gesù, senza essere in grado di riconoscerlo subito.
Perché monsignor Repole ha scelto Maddalena? «Il Cristianesimo è primariamente un incontro con Gesù di Nazaret, mediato dalla testimonianza di qualcuna o qualcuno che, a sua volta, lo ha incontrato, ne è stato avvinto e ne è diventato testimone» si è risposto l’arcivescovo, manifestando subito il senso alto e profondo di questo e degli incontri che seguiranno.
«Può avere un senso iniziare da una pagina come quella che abbiamo ascoltato per sgomberare il campo, sin da subito, da alcuni equivoci circa la fede dei cristiani, che in maniera più o meno esplicita possono
albergare anche dentro di noi. Il Cristianesimo non è anzitutto una serie di idee sulla realtà a cui aderire con la nostra mente e, magari, da difendere strenuamente rispetto a chi avesse altre idee sulla vita e sulla morte,
sulla politica e sulla società, sulla sessualità o sul potere, sui migranti o sui poveri, sulla ricchezza o sull’economia… Il Cristianesimo non è neppure anzitutto una conoscenza intellettuale, simile ai tanti sistemi di conoscenze che si sono prodotti lungo la storia e che tuttora esistono. E non è neanche prima di tutto una morale da vivere, un’etica precisa a cui aderire nella propria esistenza personale. Il Cristianesimo non è anzitutto questo. Non significa che non sia anche questo. Ma non è primariamente questo; non è in prima battuta questo».
Nell’incontro in parrocchia martedì 26 novembre alle 21 nel salone della Casa del Catechismo ci sarà modo di approfondire i temi affrontati dall’arcivescovo con il parroco, padre Andrea Marchini.